Mandala Yamàntaka

Tipicamente, il mandala rappresenta la dimora celeste di Yamàntaka.

Nel Buddhismo tantrico mandala designa uno schema grafico strumento di pratica meditativa: una periferia circolare incornicia una complessa serie di elementi simbolici, in genere distribuiti simmetricamente intorno al centro. Le piante dei templi organizzano lo spazio secondo principi simili: non a caso, la valenza architettonica nel mandala è rappresentata sotto forma d’un tracciato di mura interrotte da quattro portali che ne circondano l’insieme.

Il mandala può essere disegnato, inciso o realizzato con polveri e sabbie colorate su una qualche superficie appositamente predisposta. Ciò che conta è che il mandala sia evocato e interiorizzato mentalmente in ogni suo dettaglio da chi lo realizza. Una volta ultimato, interiorizzato, e svolte tutte le cerimonie prescritte, il mandala viene infine distrutto.

Il meditante buddhista procede dalla periferia del mandala, che simbolizza la realtà più grossolana e sensibile del mondo materiale, via via muovendo verso l’interno, entrando così in contatto con realtà spirituali e divine sempre più sottili e profonde.

L’esperienza contemplativa trova il suo culmine allorché si pervenga al centro del mandala, ove Yamàntaka è in genere rappresentato dal vajra, il “fulmine”-“diamante”.

Sull’anello più esterno del mandala è rappresentato il mondo terreno.
A questa rappresentazione segue un anello di fiamme ch’è il fuoco della saggezza, quindi un cerchio di vajra di protezione, e infine una candida corona di petali di loto a significare la purezza spirituale e anche varie divinità del pantheon.

Dirigendosi vieppiù all’interno, si incontrano ora le mura quadrate del palazzo chʼè la dimora di Yamàntaka, con portali d’ingresso ai quattro punti cardinali, emblema degli stati meditativi noti come le quattro concentrazioni. Le cinque stratificazioni murarie del palazzo indicano altresì le cinque saggezze.

Uno Stupa (dal sanscito stūpa) è un monumento buddhista la cui funzione principale è quella di conservare reliquie. Il termine deriva dal sansrito (in tibetano Chorten) letteralmente significa “fondamento dell’offerta”.

È il simbolo della mente illuminata e del percorso per il suo raggiungimento. La migliore definizione di Stupa è “monumento spirituale”.

A livello simbolico, lo Stupa rappresenta il corpo di Buddha, la sua parola e la sua mente che mostrano il sentiero dellʼilluminazione.